Egitto

Sharm el Sheikh, sì o no? Ne vale la pena?

Innanzitutto, cosa mi ha portato in questa piccola località circondata dal deserto? Cercavo una meta per trascorrere il mese di ottobre prima di recarmi in Thailandia e sicuramente hanno influito i bellissimi ricordi della vacanza a Sharm trascorsa con i miei genitori quando avevo 18 anni. Una volta arrivata lì però, ciò che ho trovato era ben lontano da quei ricordi. Sinceramente non so se Sharm sia cambiata (in peggio) nel corso degli ultimi decenni e quale sia la causa, so solo l’ho trovata degradata, con molte strutture abbandonate o non ancora ultimate, alcune cose costruite in grande ma che obbiettivamente non hanno logica, ad esempio gli stradoni a 4 corsie, come se a Sharm ci fosse un gran flusso di mezzi. Insomma mi ha dato l’impressione di una città fantasma, dove c’è un po’ di vita solo nel centro storico e nelle zone più turistiche. Resta comunque il fatto che non c’è nulla di autentico, è tutto a misura di turista. Chi alloggia nei resort (cosa che consiglio vivamente, soprattutto se si tratta di un breve periodo), non ha modo di rendersi conto di “cosa c’è là fuori”, ma io che ho alloggiato per tutto il mese in un appartamento fuori dai soliti luoghi battuti, ho vissuto l’esperienza egiziana in modo un po’ più diretto e autentico, con tutte le difficoltà che si possono incontrare. Non voglio soffermarmi sui particolari, ma ci tengo a dire una cosa: la privatizzazione della costa è una di quelle cose che più mi ha delusa! Chilometri e chilometri di costa con resort uno attaccato all’altro senza la possibilità di accedere alla spiaggia (nemmeno pagando), ad esclusione di pochissimi punti, gli unici dove ho potuto godere di questo mare spettacolare, con noleggio di lettino e ombrellone a prezzi molto bassi. Ed ecco giunti al motivo principale per cui la risposta alla mia domanda iniziale è SI’, ma a mio avviso ne vale la pena solo per gli appassionati di snorkeling/diving o per una vacanza di qualche giorno in totale relax giusto per staccare la spina, vista la vicinanza con l’Italia e il clima favorevole tutto l’anno (o quasi). La barriera corallina, la seconda più grande al mondo dopo quella in Australia, è qualcosa di indescrivibile, da togliere il fiato. Nei dintorni di Sharm si possono fare delle escursioni interessanti e divertenti, ma il vero spettacolo è proprio quello che si trova sott’acqua!

Ed ora passiamo alla parte più difficoltosa di questo viaggio in Egitto: Il Cairo, una delle città più densamente popolate e inquinate al mondo.

Mi son detta “già che sono a Sharm, vuoi non andare a vedere le famose piramidi?!” ma rincariamo la dose: “e già che ci sono, vuoi non trascorrere un’intera settimana per visitare anche la città?!”. Non l’avessi mai fatto… Se solo qualcuno mi avesse avvisata, mi sarei risparmiata volentieri questa esperienza traumatizzante! Ammetto la mia totale ignoranza su questa città, ma a tal punto non l’avrei mai potuta immaginare. Avevo visto qualche video su YouTube per farmi un’idea, ma non è mai trapelato nulla che mi avesse fatto venire dubbi sul recarmi lì o meno.

Ma partiamo con ordine: attirata dall’annuncio su Airbnb che proponeva un appartamento al 24° piano con vista sul Nilo ad un prezzo molto economico, decisi di approfittare di questa occasione, preferendo il panorama da quell’altezza piuttosto che alloggiare un po’ più verso il centro. Risultato? Mi sono ritrovata in un alloggio angusto, completamente sporco, puzzolente e pieno di muffa, in una zona degradata e fatiscente! Sembrava la location perfetta per un film horror! E come ciliegina sulla torta…la vista panoramica non era un gran che, anzi, si poteva notare ancor di più il degrado della città, ricoperta di sabbia e polvere, decadente come se ci fosse appena stato un terremoto. L’unica cosa positiva era che da lassù il traffico intenso e incessante si percepiva poco, ma in compenso si sentiva piuttosto bene il richiamo alla preghiera, decisamente inquietante, non avevo mai sentito nulla del genere. Vi risparmio i dettagli sulle condizioni di quella baracca, non potreste mai immaginarle e probabilmente non mi credereste. Quindi ora vi starete chiedendo perché non lasciai immediatamente quel posto … bhè la risposta è molto semplice: ero stanca! Non avevo le energie per mettermi in ballo e affrontare l’ennesimo spostamento. Decisi quindi di stringere i denti e resistere per tutta la settimana prenotata. E’ stata dura, molto dura, soprattutto a livello psicologico. Tanto per dirvene una: ho usato il mio straccio da cucina in bagno, per asciugarmi quando mi lavavo. Ovviamente segnalare l’host era il minimo che potessi fare, descrivendo all’assistenza le condizioni disumane in cui versava quel tugurio. Trascorsi quindi tutta la settimana tappata in casa, in attesa di partire per la tanto desiderata Thailandia. Uscire mi metteva ansia, ci avevo provato arrivando in centro nel tentativo di visitare qualcosa, ma dopo 20 minuti sono scappata via! A parte gli odori sgradevoli, sporcizia e spazzatura ovunque, in periferia come in centro, c’erano un sacco di militari, e attraversare gli stradoni era come affrontare la roulette russa, ma la cosa più traumatizzante è stata guidare fino in centro (volevo evitare di prendere la metropolitana). Questa è una città con un elevato tasso di inquinamento acustico, oltre che atmosferico: il traffico è fitto, caotico e frastornante, vi sconsiglio vivamente di mettervi alla guida, è pericoloso! Immaginate stradoni a quattro corsie senza le corrispettive strisce di suddivisione, dove tutti si muovono a zig zag e inspiegabilmente suonano il clacson in continuazione (in continuazione!) per farsi strada o per avvisare della propria presenza… il risultato è un pandemonio assordante. Ora avete capito perché mi veniva l’ansia a mettere il piede fuori casa??? Decisi quindi di lasciare la macchina parcheggiata fino al giorno della partenza e fortunatamente proprio a due passi c’era un piccolo mercato e qualche negozio di alimentari.

E ora passiamo alla domanda cruciale: alla fine secondo voi sono andata a visitare le piramidi?? Certo che no!! Il solo pensiero di ritrovarmi in quel caos, e, passatemi l’espressione, in quella realtà malata e deprimente, mi aveva fatto passare la voglia! E non solo, leggendo le varie recensioni, è venuto fuori che le norme di sicurezza per visitare le piramidi all’interno sono inesistenti e presso l’ingresso (se non anche dentro al complesso) si viene assaliti da “venditori” del posto che in modo insistente tentano di vendere biglietti, souvenir o si propongono come guida.

Mi rendo conto che quello che vi ho raccontando suona più come una continua lamentela ma credetemi, non sto esagerando! Vuoi per la sfortuna di aver alloggiato in quella specie di appartamento, vuoi per aver guidato in quel caos allucinante… sta di fatto che questa è stata la mia esperienza e non conosco altri modi per poterla descrivere. In conclusione, secondo il mio personalissimo e modesto parere, non ne vale la pena spendere un viaggio per recarsi in questa città o anche solo per visitare le piramidi, ci sono moltissimi altri posti decisamente più interessanti che meritano di essere visti!